Mario Venuti e 20 anni di musica allo Zò di Catania

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venutiDi Michele Creazzola

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Mario Venuti soffia sulle candeline al centro culture Zò di Catania. Nessun’altra città sarebbe potuta essere luogo ideale per una data da ricordare. Nell’ultimo disco del cantautore siciliano, “Il tramonto dell’occidente”, la nostra città e protagonista assoluta con particolare evidenza nei brani “Ventre della città e “Passau a cannalora”. Tuttavia il legame con la sua terra, Mario Venuti non lo ha mai interrotto, si è sempre avvalso, per i dischi come per le tournée, di musicisti siciliani. Tra le sue collaborazioni discografiche, con molti artisti, degne di nota sono quelle con i maggiori esponenti del panorama musicale regionale, memorabili i brani scritti con Carmen Consoli tra cui “Amore di plastica” e “Mai come ieri”, interpretata a due voci, e il duetto con Battiato ne “I capolavori di Beethoven”.

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In occasione del ventennale da solista, Venuti ha realizzato uno spettacolo unico per il capoluogo etneo ed ha colto l’occasione per ospitare, sul palco, amici musicisti e collaboratori storici ed attuali. Durante la serata si sono avvicendati Francesco Bianconi, leader dei Baustelle e il cantautore Kaballà, entrambi hanno collaborato ad alcuni brani del disco, ospite d’onore il cantrautore messinese Tony Canto. Il momento più atteso è stato quello dell’incontro con Luca Madonia e con Toni Carbone: erano i primi anni ottanta quando a Catania si formava una delle band di maggior rilievo nel panorama rock, i Denovo. Una delle voci del gruppo era Mario Venuti, il connubio artistico durò fino ai primi anni novanta quando ognuno decise di prendere strade diverse. Come se il tempo non fosse passato, i tre hanno immbracciato chitarre e basso per suonare “Grida e “Voglio accendere un fuoco”, due classici del periodo in cui suonavano assieme. Tutt’ora accade che si incontrano per occasioni saltuarie ma che tanto appassionano il pubblico. Il concerto rendez-vous è proseguito per oltre due ore, durante le quali la band attuale di Mario Venuti ha dato vita ad energiche esecuzioni live di brani nuovi come “Ite missa est”, “Il tramonto”, “Arabian boys”, “L’alba”. La professionalità dei musicisti:Pierpaolo Latina (tastirere) Luca Galeano (chitarre), Filippo “Fifuz” Alessi (percussioni), Antonio Moscato (basso), Donato Emma (batteria) la si è potuta apprezzare anche nell’esecuzione dei grandi successi. Lo scroscio di applausi per “Un altro posto nel mondo” ( premio della critica a Sanremo 2006), “Crudele” successo del 2004, le tanto attese “Veramente” e “Fortuna”. Questo concerto ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, ancora una volta la grande professionalità di Mario Venuti e l’amore per il suo pubblico, ampiamente ricambiato da una sala gremita e da spettatori attenti e partecipi sino all’ultima nota.

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